Che piova o faccia bello…
Da 35 anni filati (l’estate che verrà saranno 36), senza mai una pausa, senza mai un “tradimento” l’Hotel Mediterraneo è la mia vera e propria seconda casa. Retorica?!? Trovatemelo voi un altro luogo di vacanza ed un’altra famiglia di super albergatori che ti accolga esclamando “che piova o faccia bello, che m’importa! c’è Briccarello!!! “
Luca
Clienti col naso all’insù… noi in spiaggia, guardando l’asfalto!
Luca, 5 anni. Giornata di pioggia a Laigueglia. Senza spiaggia trovare alternative alla noia è un po’ difficile.
Decide di raccogliere lumache trovate nel giardino dell’hotel. Ne riempie due secchielli. Li posiziona sul balcone. Intenerito all’idea di dare un riparo alle lumache.
Arriva sera. Si va a dormire.
All’indomani tutti i clienti dell’hotel col naso all’insù osservano la facciata. Coperta di lumache.
Andiamo in spiaggia in silenzio… guardando l’asfalto….
Paola
Incontri generazionali e famiglie allargate
60 anni di Mediterraneo, ed io li sto accompagnando in questa ” traversata ” da più di 50. Ho già conosciuto ben quattro generazioni di CORNELLI e, avendo “solo” 67 anni con un po’ di fortuna potrei arrivare a salutare la quinta (Nota nostra: anche i Briccarello sono alla quarta generazione da clienti). Per me, è ed è sempre stata “la seconda casa”, una famiglia allargata di cui sono felice di sentirmi parte.
Tra le mie storie, il ricordo va a cavallo degli anni ’70/80, quando l’affiatata compagnia di mio papà occupava il 50% delle stanze ad agosto. I Campione – Giustetti – Matis – Oneglia – Ortolano – Trio, oltre ai Briccarello, tutti quanti con noi giovani al seguito, lasciavano emergere il proprio carattere soprattutto a tavola e … sui tavoli dello scopone scientifico.
Così capitava che, al più pretenzioso, gli “amici” facessero servire carrube appena colte, al posto delle cozze o che proprio l’organizzatore del torneo di carte, anche se rinomato e rispettabile sarto, si ritrovasse a lanciare le carte alla propria moglie, più brava, per errori evidenti solo a lui. In pratica, erano i più rigidi l’oggetto delle beffe.
O ancora, tra noi più giovani, che io sottoscritto mi ritrovassi a dormire sul dondolo del giardino, durante un torneo di bocce, perché l’amico Gianni si era portato via la chiave a me destinata.
Claudio
Piccolo omaggio fotografico a Luca, perché non c’è moto che gli sia sfuggita…